Erosione sentimentale

Erosione sentimentale

Festa del cinema01I precari non sono solo giovani e belli come gli eroi della Locomotiva e se può essere devastante passare di contratto in contratto senza poter programmare la propria vita a venti – trent’anni , quando se ne hanno cinquanta, la perdita del lavoro può diventare un problema che coinvolge assai di più che il  sentirsi insicuri ed esposti.Silvio Soldini racconta la storia di una coppia in crisi dopo vent’anni di matrimonio e sente giustamente l’urgenza di cambiare registro,abbandona i toni surreali e la commedia corale di Agata e la tempesta o di Pane e Tulipani per adottare uno stile decisamente più realistico.Pertanto camera a mano e piano sequenza ad aumentare il senso di presa diretta sulla realtà,attori che manco a dirlo sono mostri di naturalezza e disagio e un finale folgorante,forse la più bella inquadratura vista alla Festa del Cinema, tutto al servizio della veridicità della storia : la perdita del lavoro non mina solo lo status,i privilegi,lo stile di vita ma tende a logorare anche il patrimonio affettivo.Nei distinti modi di affrontare la tragedia – mentre lei cerca una strada d’uscita l’altro si lascia prendere la mano dalla depressione – Soldini punta l’obiettivo lasciando intravedere attraverso il  dramma interiore anche i buchi neri di un contesto dove all’improvviso tutto può cambiare.Quando il cinema italiano s’incarica di parlare della società,difficilmente sbaglia.

Giorni e nuvole è un film a colori di genere drammatico della durata di 116 min. diretto da Silvio Soldini e interpretato da Margherita Buy,Antonio AlbaneseGiuseppe BattistonAlba RohrwacherFabio TroianoCarla SignorisArnaldo NinchiTeco Celio.
Prodotto nel 2007 

Festa del cinema04

6 pensieri riguardo “Erosione sentimentale

  1. un anticipo di quello che scrivi lo abbiamo avuto dall’intervista ad Antonio Albanese, mi pare a Ballarò.

    Soldini ha aperto un argomento di cui si parla poco, forse perchè le vicissitudini di un cinquantenne non interessano a nessuno.

    Eppure il fenomeno è molto piu’ grave di quanto si sappia.

  2. Un film che tratta un tema doloroso. E sono convinto che Soldini sia riuscito a trattarlo con la giusta sensibilità.

    E poi, come ti ho detto, c’è Margherita e quindi già promette bene. Lo vedrò di sicuro.

  3. In questa circostanza c’è decisamente poco da ridere anche se visto l’estremo realismo della rappresentazione,non è che ci si disperi da mattina a sera…’na cosa giusta insomma.

  4. …ti vendica Antonio Albanese che la piglia a sberle durante una scena,comunque i films e i documentari “capelliani” devono ancora arrivare…fidati che esauriti i convenevoli,passo a raccontare la “robba forte”

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