Quei ragazzini sulle tavole volanti

Quei ragazzini sulle tavole volanti

Il prototipo è Dogtown and Z – Boys, documentario che raccontò lo skateboard e la sua filosofi affascinando gente del calibro di Sean Penn e David Fincher nonché le
giurie del Sundance Festival e degli Independent Spirit Awards, il regista invece è  Gus Van Sant , tra i narratori più convincenti del disagio dei giovanissimi. Paranoid Park si avvale di una linea narrativa continuamente spezzata che crea un doppio effetto di suspence e straniamento fornendo a poco a poco allo spettatore, elementi di ricostruzione della trama mentre cresce l’empatia con il protagonista, un adolescente borghese appassionato di skateboard che ha compiuto una bravata dalle drammatiche conseguenze.Nessun giudizio etico accompagna la storia ma un senso di malessere dato da inquadrature che indagano i giovani con manifesta ed intensa curiosità .Alex è solo un adolescente di fronte ad un punto critico della sua vita mentre guarda  il mondo adulto come una giungla dal quale difendersi. Per rendere il tutto – empatia, malessere, giovani scatenati,delitti senza Dostoevskij –  efficace quanto mai , Gus Van Sant passa alle vie di fatto : cinepresa super 8 montata sullo skate  mentre disegna spirali sequenze mixate con sequenze girate in 35 mm , immagini di fantastici (veri)  ragazzini volanti a suon di musiche by radio Portland, il tutto suggellato dalla fotografia di Chris Doyle che molto del suo talento ha profuso in opere di cineasti cinesi dai nomi irricordabili.Interprete principale angelico arruolato su my space e tanto per essere in tema ,strizzate d’occhio qb ai nuovi media e ai videogame.Sfida al presente armati di uno skate. Centesimo film dell’anno per me (compresi corti documentari e tour de force romano venete.Escluse home vision)

7 pensieri riguardo “Quei ragazzini sulle tavole volanti

  1. Sembrano tutte interessanti le pellicole che segnali ( ovviamente! ;-) Ma mi stavo giusto domandando quanti film hai visto quest’ anno…Mi hai dato tu stessa la risposta! Un bel record…

    Potresti seriamente darti alla critica cinematografica!! ;-)

  2. l’adolescenza è un tema ricco non sempre trattato con le buone maniere (troppo zucchero o troppi tormenti) dal cinema come dalla letteratura.Ciò detto non posso fare il critico, è un mestiere in cui non credo e che tutto sommato non serve,per ogni film basterebbe una scheda o se proprio si deve, lasciare la parola a veri esperti ma non per l’indirizzo giusto, quanto per capire meglio come gira e dove va a parare questa macchina misteriosa che non è arte,non è artigianato di qualità ma ora come ora, è uno dei pochi mezzi in grado di rappresentare la realtà nel suo complesso .Ti basti osservare come un prodotto di battaglia come “Desperate” parli di certa realtà americana assai più di quanto sembri.

  3. Sicuramente le Desperate è straricco di spunti, a diversi livelli. A proposito, quando si decidono a trasmettere la prossima serie su sky? Sono già in astinenza….;-))

  4. Nessun complimento,solo una constatazione ed un elogio alla filosofia dello skate che, a quanto sembra, buoni risultati li offre in termini di altri “equilibri”. Il vostro blog è ben scritto e quasi mai ha cedimenti ,tanto che vi ho linkato ,cortesia che NON ha alcun bisogno di essere ricambiata,essendo il mio, un blog di altra natura e relativo interesse per i ragazzi.Tornerò a curiosare.

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