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Stracci (che volano)

Stracci (che volano)

Brandelli di verità,strumentalizzazioni e blob mediatico – Falluja come Helmand,gli Ulema come gli anziani dei villaggi nella regione meridionale Afghana, Scelli in competizione con Gino Strada, le responsabilità del Governo Karzai (che deteneva e ha pertanto liberato i comandanti talebani) sfumate rispetto alla mancata messa in sicurezza dell’accordo e finanche a fronte dell’incredibile sequestro, detenzione e tortura da parte dei servizi segreti Afghani del mediatore di Emergency Rahmatullah Hanefi. Questo e molto altro ancora è quanto ci viene propinato (e hanno ancora il coraggio di chiamarlo  dibattito politico o a seconda dei casi informazione). Ipocrisia per celare l’ennesimo assalto al governo Prodi .Tutti i governi (anche quello britannico, anche quello francese,persino quello presieduto dalla CDL, che oggi invece prende inutili e speciose distanze) hanno trattato con i tagliagole e gli assassini, tutti hanno pagato riscatti e fatto liberare prigionieri, e a tutti nelle smagliature di una trattativa difficile, con intelocutori incerti e in zona di guerra è, in qualche caso sfuggito di mano il controllo della situazione :Baldoni, Calipari, Quattrocchi….Vada il governo a chiarire ogni questione in Parlamento e, se serve, rimuova l’impedimento del Segreto di Stato.Tutto è meglio,tutto è infinitamente più dignitoso di questo pianerottolo.Soprattutto non siano lasciati soli Emergency e Gino Strada, preziosa la sua opera umanitaria e di mediazione ma  insufficiente ad evitare che se ne colpiscano  gli operatori con  ogni possibile ignominiosa illazione : da quella di curare chiunque senza denunziare alcuno (la Croce Rossa avrebbe, nel caso, lo stesso obbligo) a quella (tutta dedicata a Gino Strada) di aver affiancato Bin Laden a Bush in una circostanza, e in un ‘altra,  quest’ultimo a Hitler. Adesso la credibilità dei mediatori passa per le opinioni politiche espresse a mezzo iperbole e paradosso. Suvvia..dopo tutto questo tragicomico teatro c’è ancora qualcuno che sostiene che col Nemico non si tratta?

Io ci ho provato

Io ci ho provato

a voltare pagina e a scrivere dei fiori e del terrazzo, poi però la notizia  dell’uccisione di Ajmal Naqshbandi ha reso ridicolo, qualunque momento di ottimismo e di speranza.Quand’è così  diventa stupida anche la cavatina consolatoria della vita che continua.Non meno avvilenti sono le polemiche di contorno  .E’ difficile stabilire se il governo italiano abbia o meno fatto tutto il possibile per impedire l’esecuzione di Adjmal e poi lasciano francamente interdetti le posizioni di quelli che, per carità – con i tagliagole non si tratta – ma poi si lamentano perchè non si è trattato abbastanza.Di sicuro Karzai insensibile alle sollecitazioni di una preoccupatissima  Stampa Afghana ,negando con decisione la possibilità di trattative che concernessero la liberazione di altri prigionieri,ha accelerato l’epilogo della vicenda.Ma chi può dire?Può esistere una liturgia dei sequestri? Un codice d’onore da rispettare?Una serie di passaggi diplomatici da seguire ,in questi casi? Come dimenticare Enzo Baldoni a proposito di ostaggi o di trattative oscure,se mai ce ne furono.Adjmal aveva venticinque anni, Mastrogiacomo ne aveva scritto con affetto, come di un compagno con il quale aveva condiviso un momento terribile e del quale,verso la fine dell’esperienza comune, aveva visto venir meno l’ottimismo. E’ stato decapitato nel distretto di Garmsir della provincia dell’Helmand prima della scadenza dell’ultimatum. Abbiamo chiesto il rilascio di due comandanti talebani in cambio di Adjmal Naqshbandi ma il governo ha ignorato le nostre richieste e oggi, alle 15.05 ora locale lo abbiamo decapitato –  è stato il comunicato del portavoce del mullah Dadullah

adjmal

Voltiamo pagina (Château Margaux 1993)

Voltiamo pagina (Château Margaux 1993)

chateaux328Stasera potrebbe finire come niente nell’ insalata  ma con un pizzico di fortuna, esalterebbe finanche un piatto di ravanelli in pinzimonio.Dipende.Mentre "respira" nella caraffa meglio munirsi di una valida alternativa.I grandi vecchi sono bizzosi.Basta un niente …

 
Margaux tire magnifiquement son épingle du jeu difficile du millésime 1993. Quel vin!

Tutti a casa

Tutti a casa

comencini tutti a casa

Comencini,Fondato,Age e Scarpelli raccontano un momento cruciale della storia italiana avvalendosi di un Alberto Sordi al meglio delle sue possibilità comiche e drammatiche, capace di esprimere nelle peripezie del ritorno a casa, tutta la gamma delle incertezze e del disorientamento sofferti  prima di decidersi a cominciare a sparare sui tedeschi  e pertanto a capire da quale parte stare.Ironia e dramma in sapiente miscela per rompere il silenzio che negli anni 50 era calato sull’argomento Resistenza.Bella anche la prova di Serge Reggiani doppiato da Riccardo Cucciolla.Indimenticabile De Filippo nel ruolo del padre  che avrebbe voluto il figlio combattente nella RSI

comencini tutti a casa

La più subdola delle tentazioni ( I care )

La più subdola delle tentazioni ( I care )

barbiana40

La manovra  è stata avviata in occasione della benedizione pasquale. In ogni casa i sacerdoti, distribuito insieme all’acqua santa, un depliant della Diocesi di Roma – Lettera alle famiglie – firmato Cardinal Ruini, si sono accalorati a raccomandarne la lettura. Il contenuto,  al di là del prevedibile richiamo alla centralità e alla santità della famiglia regolarmente costituita, esorta i politici  ad elaborare provvedimenti – casa, lavoro, Irpef, Ici, – di sostegno alle coppie e da ultimo,in nome della libertà di educazione,a finanziare adeguatamente la scuola privata, qui furbescamente definita scuola pubblica non statale.Anche i poveri del resto, hanno diritto di scegliere – ci spiega Ruini – dove far studiare i figli. E se sono Gesuiti,Trappisti,Barnabiti, i prediletti educatori, è lo Stato che deve provvedere. Esemplare anche  il passaggio sulle coppie di fatto, immeritevoli di quel riconoscimento giuridico che  in assenza di obblighi e doveri reciproci, non sarebbe giusto sancire. Un rapporto privato tra individui,analogo al rapporto di amicizia. Queste sono le coppie di fatto secondo la Diocesi .Le loro esigenze dovrebbero trovare risposta nei diritti riconosciuti alle singole persone.Mi fermo qui, al miracolo di Comunicazione Politica rivolto ai fedeli con il quale la Chiesa, tradizionalmente avvezza al Governo,alla Diplomazia ,alla Gestione Finanziaria , non manca mai di sbalordire. Rispetto a questa distribuzione capillare di imperativi, niente affatto pasquali, la Nota della Conferenza Episcopale, più raffinata e filosofica, con il richiamo all’impossibilità di superare la differenza sessuale e quel contestuale, ipocrita, riconoscimento alla dignità della persona,diventa robetta.Questa mattina sui giornali, molti commentatori si sono dati la briga di confutare le tesi richiamate dalla Nota,altri quella di cercare tra le pieghe del discorso della CEI, un qualche segnale di disconuità,fosse anche una virgola,una pausa,un’espressione meno dura e ultimativa, tra il Ruini firmatario della Lettera e il Bagnasco della Nota.Inutilmente.I toni probabilmente sono, in qualche modo inediti, ma  gli argomenti,i contenuti, appartengono alla Dottrina della Fede che per i credenti non è in alcun modo discutibile ne’ può essere oggetto di mediazioni. Ai cattolici adulti, per dirla con Prodi, ma anche ai sacerdoti, che l’atteggiamento restrittivo delle Autorità Ecclesiastiche, trascina  in posizione di grande difficoltà, a fronte di dilemmi quotidiani , tipici di un mondo che cambia (i sacramenti,le assoluzioni, che dovrebbero essere negati a divorziati, a omosessuali, alle coppie di fatto e ai  loro figli,) non rimane che la strada della Disobbedienza, nella speranza che sia sempre più plateale e che evidenzi le patenti contraddizioni.A noi laici, credenti o meno, la certezza di un’ennesima prepotente ingerenza che pone in discussione aperta, Beni Irrinunziabili  e che tuttavia rappresentano un Patrimonio Comune,esito di conquiste e sacrifici .Pluralismo,Autonomia,Diritti.A conti fatti la difficoltà è più per il mondo cattolico Per noi si tratta solo di continuare coerentemente una battaglia.

(i giovani )……sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni..

Don Lorenzo Milani L’obbedienza non è più una virtù. 1965 Editore Nuovi Equilibri