Io ci ho provato

Io ci ho provato

a voltare pagina e a scrivere dei fiori e del terrazzo, poi però la notizia  dell’uccisione di Ajmal Naqshbandi ha reso ridicolo, qualunque momento di ottimismo e di speranza.Quand’è così  diventa stupida anche la cavatina consolatoria della vita che continua.Non meno avvilenti sono le polemiche di contorno  .E’ difficile stabilire se il governo italiano abbia o meno fatto tutto il possibile per impedire l’esecuzione di Adjmal e poi lasciano francamente interdetti le posizioni di quelli che, per carità – con i tagliagole non si tratta – ma poi si lamentano perchè non si è trattato abbastanza.Di sicuro Karzai insensibile alle sollecitazioni di una preoccupatissima  Stampa Afghana ,negando con decisione la possibilità di trattative che concernessero la liberazione di altri prigionieri,ha accelerato l’epilogo della vicenda.Ma chi può dire?Può esistere una liturgia dei sequestri? Un codice d’onore da rispettare?Una serie di passaggi diplomatici da seguire ,in questi casi? Come dimenticare Enzo Baldoni a proposito di ostaggi o di trattative oscure,se mai ce ne furono.Adjmal aveva venticinque anni, Mastrogiacomo ne aveva scritto con affetto, come di un compagno con il quale aveva condiviso un momento terribile e del quale,verso la fine dell’esperienza comune, aveva visto venir meno l’ottimismo. E’ stato decapitato nel distretto di Garmsir della provincia dell’Helmand prima della scadenza dell’ultimatum. Abbiamo chiesto il rilascio di due comandanti talebani in cambio di Adjmal Naqshbandi ma il governo ha ignorato le nostre richieste e oggi, alle 15.05 ora locale lo abbiamo decapitato –  è stato il comunicato del portavoce del mullah Dadullah

adjmal

15 pensieri riguardo “Io ci ho provato

  1. In momenti come questo c’è poco da dire, fosse per me tornerei a parlare di fiori….una sola cosa mi preme gridare: RISPETTO PER LA MORTE! Io le polemiche dei “nostri parlamentari” (mi vengono i brividi a chiamarli così…) sulle trattative le ho trovate oscene. Rivoltanti.

  2. guarda visitor locations qui accanto ….i sauditi ci guardano… e non solo loro…mandiamogli a die qualcosa

  3. eh lo so …quei bei veli integrali,quella reclusione domestica,quell’assenza totale di diritti hanno il loro fascino discreto.

  4. La pace si stipula tra i contendenti.

    Nessuno mitizza.Ma se l’alternativa è distruggere i talebani,per quanto esecrabili ed incivili possano essere,io non sono d’accordo.

  5. Quando diventeremo adulti e smetteremo di affermare che mettere nei fiori nei vostri cannoni era uno slogan da canzonetta e non da governo delle cose?

    Trovo quello che affermi retorico e consueto a quello che nel nostro paese si traveste da nuovo ma in realtà è solo opportunismo e convenienza

    Paese il nostro dove dire che qualcuno è un criminale è sempre difficile quando non conviene,siamo terzomondisti ad oltranza in particolare quando ci leggiamo una qualche forma di anticapitalismo occidentale d’altronde anche il nazismo era sorretto dalle masse e lo era anche il fascismo ed è la stessa cosa nel darfur e in somalia e in un sacco di paesi.

    Quando dice stamattina su la Stampa Lucia Annunziata ci prenderemo la sconvenienza di non essere sempre incongrui e voltagabbana,

    Anche Gino Strada ha chiamato i Talebani ‘tagliagole assassini’ e noi dobbiamo rispettare chi e per cosa??

  6. Iperlettura Zampanu.Iperlettura.Mi attribuisci cose che manco mi sogno.

    C’era una volta qualcuno che voleva fare la pace in indocina senza i viet- cong.E ci ha sbattuto il grugno.

    Siamo realistici : comunque li si voglia chiamare ( e io sono d’accordo con gli aggettivi peggiori) i talebani controllano oltre metà della regione e sono dalle popolazioni civili sempre più considerati “movimento di liberazione.

    Cosa proponi come strategia?

    Ammazziamoli tutti?

  7. beh… si potrebbe cominciare tirando il collo ai prigionieri talebani, così come chiede oggi un giornale di Baghdad.

    Magari sarebbe d’accordo anche il Vaticano, in omaggio alla legge del taglione, che ne dite?

    Stiamo precipitando sempre piu’ nella barbarie.

  8. Senz’altro …io credo che tra guerre sante,crociate,pestilenze e carestie,il progresso sia stata solo un’impressione.

    Manco l’acqua al pozzo potremo prendere tra un po’…

  9. Bombarderei certi paesi con biglietti da 5 dollari, lancerei cassette porno, poi costruirei una bella televisione in arabo dove si vede e si sente come si vive nei paesi dopo la rivoluzione francese

    Allora si che sarebbe una festa!

    Anche in vietnam dopo l’arrivo dei dollari tutto è cambiato (certo qualche nostalgico con pancia piena e riscaldamento autonomo, avrebbe da ridire), ma vorrei vederlo senza i conforts garantiti dal prezzo delle merci prodotte nei paesi dove una giornata di lavoro viene pagata un dollaro il giorno.

  10. Potremmo in nome della purezza ideologica rinunziare al riscaldamento autonomo e rinunziare alle merci adottando esclusivamente quelle dei paesi in cui il lavoro è correttamente pagato.

    Io per esempio sono una borghese privilegiata,il mio privilegio consiste nel venire da discreta schiatta ma anche dall’essermi fottuta la gioventù studiando e la maturità lavorando più o meno quindici ore al giorno.

    Posso avere il mio punto di vista o devo fustigarmi?

    Hai un’idea del mondo arabo piuttosto parziale, la dovresti riconsiderare.

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