Tutti a casa
Comencini,Fondato,Age e Scarpelli raccontano un momento cruciale della storia italiana avvalendosi di un Alberto Sordi al meglio delle sue possibilità comiche e drammatiche, capace di esprimere nelle peripezie del ritorno a casa, tutta la gamma delle incertezze e del disorientamento sofferti prima di decidersi a cominciare a sparare sui tedeschi e pertanto a capire da quale parte stare.Ironia e dramma in sapiente miscela per rompere il silenzio che negli anni 50 era calato sull’argomento Resistenza.Bella anche la prova di Serge Reggiani doppiato da Riccardo Cucciolla.Indimenticabile De Filippo nel ruolo del padre che avrebbe voluto il figlio combattente nella RSI
3 pensieri riguardo “Tutti a casa”
Anche se non c’entra niente col post, è un mio modo per fare gli auguri
tratto da una lettera del missionario comboniano, Alex Zanottelli:
“Il sogno di Dio esige un’economia di uguaglianza che si ottiene solo con una politica di giustizia, frutto di una fede profonda nel Dio degli oppressi e degli schiavi. Questo sogno cozza con ogni impero, dal Faraone a Bush, costruito su un’economia di opulenza (pochi straricchi a spese di molti morti di fame), che esige una politica di oppressione, sostenuta da una religione civile dove Dio è prigioniero del sistema.”
“Abbiamo bisogno di una Chiesa capace di una tale profezia se vogliamo vincere il terrorismo e se vogliamo che vinca la vita.”
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Questa è La Chiesa nella quale credo!!!
E nel nome di questa Chiesa auguro a te ed ai tuoi lettori una Santa Pasqua!!!