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Anno: 2007

Martiri (la classe operaia va facilmente in paradiso)

Martiri (la classe operaia va facilmente in paradiso)

modellini lego per la formazioneSe il modello culturale imperante riduce il lavoro a merce disponibile e di conseguenza considera la risorsa umana come oggetto subordinato, se l’attuale modello di organizzazione del lavoro è concepito da managers e imprenditori sulla scorta del modello culturale di cui sopra, non ci saranno Testi Unici sulla Sicurezza che tengano,poichè il rischio d’infortunio è tutto inscritto in quella sorta di stortura originaria e nel suo non prevedere spazi  per la cultura della sicurezza.Penso a tutte le buone leggi che abbiamo, comprese quelle che individuano precise responsabilità in materia di sub-appalti.Penso anche di aver visto difficilmente gl’Ispettori del lavoro verificare, soprattutto in quei cantieri in cui insistono,proprio in virtù del sub-appalto,più imprese, e, manco a dirlo, nelle stesse circostanze, pochi managers preoccuparsi di coordinare l’incrocio di lavoratori e macchinari che operano senza conoscersi, condividendo un medesimo spazio produttivo.L’unica speranza per ovviare alle mutilazioni, agl’infortuni e ai decessi sul lavoro è che il Governo investa quante più risorse possibili in Ispezioni.Se i managers si accorgessero che tra mettere o meno in sicurezza un luogo di lavoro c’è una consistente differenza economica a favore di chi osserva le leggi e vitando così multe e salassi, forse si potrebbe avviare una  riflessione sui profitti che non non possono essere fondati esclusivamente sull’intensificazione dei ritmi di lavoro. La fabbrica dei martiri parte da lì.

Politiche inclusive

Politiche inclusive

via sarpi

Prima ancora di domandarci quale mai possa essere l’ipotesi di reato contestata a questo cittadino asiatico ( Complotto?Adunata sediziosa?Banda Armata?Resistenza?) che lo rende tanto pericoloso agli occhi dei tutori dell’ordine pubblico,da essere costretto a sdraiarsi per terra mentre viene ammanettato, qualche considerazione sul modo tutto milanese d’intendere l’immigrazione,la toponomastica e le Invasioni Barbariche:Insomma se la cavalleria araba è accampata a via Jenner in attesa dell’istituzione del Califfato Mondiale,il Gran Mogol ha stabilito la sua corte in via Sarpi.Presto saremo tutti chiamati a rendere conto agli uni e agli altri delle nostre malefatte.Questo è quantomeno lo spirito con il quale il Comune di Milano,luogo privilegiato della Programmazione e dell’Ordine ha inteso favorire le concentrazioni di attività ed abitazioni in determinate zone della città.Fallimentari ed analoghe esperienze in molte parti d’Europa non sono bastate agli amministratori della città che evidentemente pensano che l’istituzione di alcuni Ghetti, se non favorisce  politiche inclusive, quantomeno facilita l’individuazione del Nemico.Son tecniche militari e come ognuno sa,  pressocchè inservibili  all’arte del buon governo di una città multiculturale Eccoci qui : il sindaco Moratti ha già chiesto,fiaccola alla mano e Capo dell’Opposizione al suo fianco ,l’invio di nuove truppe a presidiare la città.Magari qualcuno mormora che prima ancora di schierare gli eserciti ,la Generalessa farebbe bene a ispezionare le retrovie, quelle in cui vigili compiacenti e funzionari comunali scellerati si sarebbero dati un discreto dafare contribuendo così,al fiorire selvaggio sregolato e irrazionale di attività.Ma sono i soliti maligni, quelli che pensano che un così forte spiegamento di attività commerciali vada concertato e regolato facendo accomodare intorno ai tavoli operativi , i consoli , le camere di commercio,le asl,le associazioni,i vigili…Che fissazione hanno costoro con questa storia del dialogo e che perdite di tempo …perchè preoccuparsi tanto quando si può tranquillamente affidare la consegna delle multe ai battaglioni, chiedendo è ovvio,l’invio di rinforzi allo Stato.

Benvenuta nella gabbia delle scimmie

Benvenuta nella gabbia delle scimmie

Kurt57388285_7644912ca4Faccio lo scrittore dal 1949.Sono un autodidatta.Non ho teorie sulla scrittura che potrebbero essere di aiuto agli altri.Quando scrivo divento semplicemente  ciò che sembra che io debba diventare.Sono alto sei piedi e due pollici e peso circa duecento libbre e non sono molto coordinato,se non quando nuoto.Tutta quella carne presa a prestito scrive.

 Kurt Vonnegut Prefazione (ed autopresentazione) alla raccolta Benvenuta nella gabbia delle scimmie

La stupidità della burocrazia e l’ottuso sadismo del potere hanno trasformato il mondo in un incubo contro cui si battono eroi da operetta.Si tratta di  uno dei più riusciti intrecci di Vonnegut che nella dimensione del racconto breve metteva più che mai a profitto le sue migliori qualità di creatore  di trame insolitamente affascinanti, ricche di digressioni ironiche e solo apparentemente assurde.Dei suoi molti romanzi di mi piace ricordare questa raccolta e la sua gustosissima appendice Come scrivere con stile

I numeri

I numeri

afghanistanUn milione e mezzo di afghani curati e oltre 30mila interventi chirurgici nei tre ospedali e nei 28 centri di pronto soccorso; oltre mille uomini e donne locali a cui e’ stata data una professionalità e un lavoro, quasi tremila bambini nati nel centro maternità. E’ il bilancio di Emergency in otto anni di attività in Afghanistan, da quando cioé nel ’99 l’associazione umanitaria convertì un’ex caserma ad Anabah – un villaggio nella valle del Panshir allora controllata dagli uomini del comandante Massud – in un centro chirurgico dedicato alle vittime di guerra.
Emergency ha in nel paese 3 ospedali – il centro chirurgico di Kabul, quello di Anabah e quello di Lashkargah – un centro di maternità, sempre ad Anabah, e 28 posti di pronto soccorso sparsi un po’ in tutto il paese. Dal ’99 ad oggi, nei tre ospedali, sono stati ricoverati 50.477 pazienti, mentre gli interventi chirurgici sono stati 30.419: significa circa 11 operazioni al giorno. I posti letto a disposizione nei tre ospedali e nel centro di maternita’ sono complessivamente 260. L’ospedale di Kabul è il più grande dei 3 e il più importante centro di chirurgia di guerra del paese: aperto ad aprile 2001, si trova all’interno di un ex asilo bombardato ed é l’unica struttura ospedaliera di tutto l’Afghanistan che ha un apparecchio per le tomografie computerizzate. Vi lavorano 303 afghani e in otto anni ha eseguito 42.111 trattamenti di ambulatorio e 14.128 ricoveri.
Il più vecchio è quello di Anabah, aperto nel dicembre del ’99: 70 posti letto, 223 impiegati tra personale amministrativo e sanitario, quasi 10mila interventi chirurgici. Il piu’ giovane è invece quello di Lashkargah: fino a 20 giorni fa era diretto da Rahmatullah Hanefi. L’ospedale, considerato che ha aperto soltanto nel settembre del 2004, è quello in cui sono stati realizzati più interventi chirurgici: 4.757 in due anni, più di sei al giorno. Ma la nota forse più bella per il personale di Emergency arriva dal centro di maternità di Anabah: la nascita in otto anni di 2.794 bambini.

Stracci (che volano)

Stracci (che volano)

Brandelli di verità,strumentalizzazioni e blob mediatico – Falluja come Helmand,gli Ulema come gli anziani dei villaggi nella regione meridionale Afghana, Scelli in competizione con Gino Strada, le responsabilità del Governo Karzai (che deteneva e ha pertanto liberato i comandanti talebani) sfumate rispetto alla mancata messa in sicurezza dell’accordo e finanche a fronte dell’incredibile sequestro, detenzione e tortura da parte dei servizi segreti Afghani del mediatore di Emergency Rahmatullah Hanefi. Questo e molto altro ancora è quanto ci viene propinato (e hanno ancora il coraggio di chiamarlo  dibattito politico o a seconda dei casi informazione). Ipocrisia per celare l’ennesimo assalto al governo Prodi .Tutti i governi (anche quello britannico, anche quello francese,persino quello presieduto dalla CDL, che oggi invece prende inutili e speciose distanze) hanno trattato con i tagliagole e gli assassini, tutti hanno pagato riscatti e fatto liberare prigionieri, e a tutti nelle smagliature di una trattativa difficile, con intelocutori incerti e in zona di guerra è, in qualche caso sfuggito di mano il controllo della situazione :Baldoni, Calipari, Quattrocchi….Vada il governo a chiarire ogni questione in Parlamento e, se serve, rimuova l’impedimento del Segreto di Stato.Tutto è meglio,tutto è infinitamente più dignitoso di questo pianerottolo.Soprattutto non siano lasciati soli Emergency e Gino Strada, preziosa la sua opera umanitaria e di mediazione ma  insufficiente ad evitare che se ne colpiscano  gli operatori con  ogni possibile ignominiosa illazione : da quella di curare chiunque senza denunziare alcuno (la Croce Rossa avrebbe, nel caso, lo stesso obbligo) a quella (tutta dedicata a Gino Strada) di aver affiancato Bin Laden a Bush in una circostanza, e in un ‘altra,  quest’ultimo a Hitler. Adesso la credibilità dei mediatori passa per le opinioni politiche espresse a mezzo iperbole e paradosso. Suvvia..dopo tutto questo tragicomico teatro c’è ancora qualcuno che sostiene che col Nemico non si tratta?