Un esercito all'altar ! (vecchia canzone in onore di Pio XII)
Mi piacciono tutti quei laici, atei, agnostici e senzaddio che, per coglierne le contraddizioni, mai perdono l’abitudine di spiegare ai cattolici intransigenti quale sia la reale essenza del cristianesimo, religione di pace, fratellanza e amore le cui manifestazioni , retaggio di intimi rapporti col Trascendente, pretenderebbero più adatte alle Porziuncole che al Colonnato del Bernini. Un bell’ardire con un Pontefice che non manca di sollecitare la Presenza Cristiana nella vita civile e che a Regensburg, più che dare del malvagio a Maometto, ha precisato che il sentimento religioso non è un’esperienza privata e che i cattolici ne devono rendere testimonianza pubblica, altrimenti cattolici non sono. E la pubblica testimonianza non è affare da luoghi del silenzioso meditare. E’ roba da piazza, da aule parlamentari, da campo di Marte. Così, più che stupirmi della solennità – Durante le celebrazioni pasquali! In San Pietro! Officiante Sua Santità! – e del rilievo mediatico – se non fosse stato decisamente pericoloso oltre che fuori stagione, il catecumeno avrebbe trascinato Benedetto sulle rive del Giordano e vi si sarebbe immerso nudo e crudo – , mi meravigliano le altrui meraviglie . Cosa ci aspettavamo? Una cerimonia in famiglia? Con tutto quel trambusto che storicamente ha sempre accompagnato la conversione dell’ Infedele ? Evvia.. ora becchiamoci questo neo investito combattente dello scontro di civiltà. Posso immaginare cosa farà quando riceverà – se non l’ha già ricevuta – la Cresima . Soldato di Cristo. Mica bruscolini. Qualcosa però non va per il verso desiderato se ne’ Haaretz, ne’ Al Jazeera, concedono il benchè minimo spazio agli entusiasmi neofiti del giornalista più scortato in Europa. Come se non bastasse, Mario Scialoja consigliere della Grande Moschea di Roma e Izzedin El Zir portavoce di quell’Ucoii spesso tacciata di oltranzismo, hanno entrambi dichiarato di rispettare la libera scelta del convertito. Ancora un po’ e gli regalavano la medaglietta commemorativa. Non sono poi tutti uguali, questi seguaci del Feroce Saladino. Una vera disdetta per chi non aveva fatto in tempo a detergersi l’acqua santa dalla fronte che già correva a far professione di vittimismo preconizzando reazioni sconsiderate del mondo arabo e, a cascata, future persecuzioni e prossimi martirii (altri privilegi, altre scorte…) . E vabbè.. la sua paranoia dovrà accontentarsi di Al Quds al Arabi, quotidiano panarabo di Londra che per la verità ce l’ha più col Papa che con altri o dell’egiziano al Masri el yom che fedele alla linea editoriale consueta, ha confermato che Magdi Allam è una spia dei servizi segreti e buona notte. Altri furori – Al Arabiya o Asharaq Alawsat – si sono potuti registrare ieri l’altro…ma insomma niente di particolarmente sulfureo. Sono, tutto sommato, assai più minacciosi gli argomenti esposti sul Corriere dallo stesso Allam, che poi , musulmano o cristiano, restano quelli di sempre.
In alternativa possiamo contemplare la bellezza di questo Piero della Francesca