Complici Chet Baker e Summertime
Al festival di Cannes esiste un premio che si chiama Coup de coeur . Bikur Ha-Tizmoret – titolo italiano La banda – opera prima del giovane regista israeliano Eran Kolirin , lo scorso anno ha partecipato alla sezione Un Certain Regard, aggiudicandosi a pieno titolo quel riconoscimento
Forse la banda musicale egiziana che sbarca a Telaviv per suonare all’inaugurazione di un centro culturale arabo e che per un banale errore di pronunzia, finisce in una piccola città isolata nel deserto, si ritrova in un territorio estraneo più che ostile. Se però insieme alla necessità di comunicare entrano in campo l’empatia, il senso dell’umorismo e la musica, la storia prende tutta un’altra piega.
Ci saranno così scambi di confidenze tra la proprietaria dell’unico ristorante e il colonnello egiziano e finanche una sorta di education sentimentale che il bellone del complesso musicale impartisce al giovane imbranato del villaggio. Più che il messaggio di fratellanza che comunque è presente e non stona, il film è molto arguto e attento nell’indagine dei rapporti tra i personaggi. Per tutto il tempo mi sono tornate alla mente le parole di Yehoshua che ha definito il popolo israeliano stufo ( ha detto proprio così) di guerra e difficili convivenze. In quelle espressioni ho ritrovato intero il desiderio del regista di fuggire dal paradigma del conflitto per liberare un immaginario ironico, seduttivo, lontano dall’intransigenza che soffoca le culture.Omaggio del giovane regista al cinema egiziano di qualche tempo fa , a Omar Sharif e Fatem Hamana e alle dolenti melodie di Om Kalshoun.Non perdete questo piccolo gioiello del nuovo cinema israeliano.
La banda è un film di Eran Kolirin. Con Sasson Gabai, Ronit Elkabetz, Saleh Bakri, Khalifa Natour. Genere Commedia, colore 90 minuti. – Produzione Israele, Francia 2007. – Distribuzione Mikado –
3 pensieri riguardo “Complici Chet Baker e Summertime”
Sull’onda di caramel e cous cous me lo vado a vedere.. anche perchè se complice è chet baker e summertime.. la cosa mi stimola ancora di più!
Mi piace e mi rallegra che qualcuno abbia trovato spazio e tempo per ricordare un film passato quasi nel silenzio, ma che e’ espressione di una mentalita’ nuova e diffusa ma spesso sacrificata ad interessi e luoghi comuni.
Un saluto
visto ieri sera, Sed. Un sei e mezzo. E il mezzo è per Khaled!
Sam