Intrepidi/e (due)
Éloge de la comédie, titolano i Cahiers di settembre che da tempo segnalano l’inguardabilità e il comico involontario di certo cinema d’autore afflitto,a loro dire, da troppa seriosità.Giusta distanza,ironia,eleganza alla maniera di Cronenberg,Anderson,Carax, Korine,Abrams sono gl’ingredienti della perfetta commedia che rimescola i generi e rompe con la tradizione.
Giusto.Ma allora perché a Venezia il film di Gianni Amelio che tutti quegl’ingredienti conteneva è stato trattato con sufficienza? Lo vedremo poi. Per adesso ancora qualche signora :
Angeliki La più insostenibile delle tragedie (greche) raccontata con la tecnica della rivelazione man mano che procede il film. Tra non detto e visto anche troppo, si dipana una storia di scempio domestico il cui elemento urticante è dato dall’apparente acquiescenza,sottomissione e finanche ammirazione delle vittime nei confronti del proprio carnefice di cui arrivano addirittura a contendersi l’attenzione.C’è qualcosa di indicibilmente autentico in questa storia di violenza ed umiliazione estreme che chiama in causa,oltre al resto, l’atteggiamento psicologico degli abusati il cui unico gesto di rivolta si riduce all’autodistruzione ovvero al suicidio delle prime incredibili sequenze.. (Non é per tutti)
Oh Scarlett, in veste di aliena,mantide dark lady periferica – per come l’hanno combinata il trucco, il parrucco e la sartoria – che rimorchia in autostrada poi seduce e vampirizza le vittime, nelle pause si sofferma a rimirare un corpo – avuto in prestito per la buona riuscita della mission – che non conosce, cui non è abituata .Come non è abituata a gestire qualsiasi altro tipo di sentimento, il che le procura comprensibili ma non semplicissimi, da rendere cinematograficamente, scompensi (Scarlett ci riesce). Testimone poco attendibile – al cuore non si comanda : mi piacciono sia Scarlett che Glazer – dirò che il film è stato ingiustamente maltrattato anche se non c’è critico maschio etero (ma anche non) che non abbia apprezzato le numerose scene di nudo – qualcuno ha persino lamentato mancanza di sensualità,ma insomma –
Per gli amanti dello stile gelido,del dialogo non troppo pressante e di una certa qual sconclusione cinematografica in elegante dispiego.
Rebecca Hall brava intensa sensuale e morbosa q.b mentre interpreta il desiderio in sospeso nel capitalistico melò di Leconte : Industriale dell’acciaio alle soglie della Prima guerra mondiale spedisce un suo protégé povero ma bello, meritevole e capace in Brasile quando si accorge della liaison tutta sguardi sottintesi sfioramenti e sensi di colpa con la propria moglie.
La Domanda Fondamentale a questo punto sarebbe : può il desiderio sopravvivere al tempo che passa?( e ai disastri della seconda guerra mondiale che interrompe le comunicazioni?E alla morte dell’industriale etcetcetc) Patrice Leconte – che caro – si pone apertamente – lo ha dichiarato – il problema dell’istinto suicida che s’impossessa dello spettatore dopo la visione di un film disperante e per questo modifica il finale del racconto il viaggio nel passato di Zweig da cui è tratto il film, inserendo un elemento di speranza.Specialissimo uomo di cinema con curriculum denso di film troppo spesso definiti controversi, Leconte tenta la strada di un melò tradizionale per di più in costume che però non può fare a meno di rendere a mezzo inquadrature e movimenti di macchina piuttosto arditi e dunque in aperto contrasto con l’ambientazione,l’epoca e le domande fondamentali.
Che ci tiene – direbbero a Napoli – Lindsay Lohan . A parte una fedina penale piuttosto articolata, un discreto talento e una presenza scenica di rilievo,come pure è costretto ad ammettere Paul Schrader che ha tentato di dirigerla nel suo film The Canyons, ennesimo – quantunque insolito – lavoro sulla morte del cinema, i cui assassini sono sempre gli stessi ma proprio in quanto detentori di mentalità criminali rappresentabili nelle loro molteplici angolature.In questo caso la sceneggiatura del celebrato Bret Easton Ellis ci sostiene nel viaggio della Los Angeles cinematografara dove troviamo la nostra Lindsay, attrice in disarmo,che, povera, non sa dove girarsi tra l’amante vorace produttore con villa e annessi e il fidanzato d’antàn caruccetto ma pure lui ossessionato dal fare cinema. Ergo : tutti sono pronti a tutto,tutti vanno a letto con tutti senza badare al genere (non del film).Bella mescolanza di amore vendetta disfacimento rovina con la gradita presenza di James Deen attore anche nella vita del porno internettaro.
Resta da sottolineare come l’epopea produttiva del film così come ce l’ha raccontata Schrader tra ricerca di finanziamenti e difficoltà di convincere la Lohan a rispettare qualsiasi orario di ripresa – come Marilyn in Misfits! Si consola il povero Paul, ripagato per le intemperanze di lei dalla pronta e automatica identificazione con Houston – non può essere disgiunta dal film stesso,quindi si spera che nei contenuti speciali del DVD a venire sia inserito lo spiegone di come si fa a governare un set indisciplinato con pochi soldi e scarse probabilità di venirne a capo (dei soldi).Quanto alla Lohan da teen idol a donna perduta il passo non è brevissimo ma prevedibile e quanto Hollywood sfrutti quella divistica propensione a spingere il piede sull’acceleratore della sua Cayenne , lo è altrettanto.Già, l’eccesso di velocità..di tutti i divistici reati, quello che mi colpisce – so anche perché – di più.
(segue)
Miss Violence è un film di genere drammatico della durata di . diretto da Alexandros Avranas e interpretato da Kostas Antalopoulos,Constantinos Athanasiades, Chloe Bolota, Martha Bouziouri, Rafika Chawishe, Yiota Festa, Giorgos Gerontidakis-Sempetadelis, Minas Hatzisavvas, Nikos Hatzopoulos, Vaso Iatropoulou.
Prodotto nel 2013 in Grecia.
Under the Skin è un film di genere fantascienza della durata di . diretto da Jonathan Glazer e interpretato da Scarlett Johansson, Antonia Campbell-Hughes, Paul Brannigan, Robert J. Goodwin, Krystof Hádek,Michael Moreland, Scott Dymond, Jessica Mance, Jeremy McWilliams.
Prodotto nel 2013 in Gran Bretagna, USA e distribuito in Italia da Bim Distribuzione
Une promesse (A Promise) è un film di genere drammatico, romantico della durata di . diretto da Patrice Leconte e interpretato da Alan Rickman,Richard Madden, Rebecca Hall, Maggie Steed, Christelle Cornil,Shannon Tarbet, Toby Murray, Jean-Louis Sbille, Jonathan Sawdon.
The Canyons è un film di genere thriller, erotico, drammatico della durata di. diretto da Paul Schrader e interpretato da Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Amanda Brooks, Tenille Repinski, Gus Van Sant, Jarod Einsohn, Chris Zeischegg, Victor of Aquitaine, Jim Boeven.
Prodotto nel 2013 in USA – uscita originale: (USA) – e distribuito in Italia da Adler Entertainment .
Prodotto nel 2013 in Francia, Belgio e distribuito in Italia da Officine Ubu.