Agnès per sempre
Che luce. Ma questa Bellezza la si deve immaginare sullo sfondo del cielo e del mare di Cannes, sparsa nei mille manifesti che da qui a qualche giorno, invaderanno la città.
Dunque Agnès Varda, proprio lei, in equilibrio sulle spalle dell’operatore. Siamo nel 1955, il Cartellone del Festival quell’anno è un curioso minestrone, si va da Gli amanti crocifissi a Marty vita da timido (che vincerà) a La Valle dell’Eden passando per il Segno di Venere e Marcellino pane e vino.
Il film di Agnès è titolato La pointe courte, non è in Concorso e nemmeno Fuori, sarà presentato ai margini della manifestazione in un luogo defilato. Scritto e diretto da Agnès stessa con l’ausilio del montaggio d’eccezione di Alain Resnais e interpretato da Philippe Noiret e Silvia Monfort. Un piccolo gioiello che anticipa la Nouvelle Vague di almeno cinque anni.
Il manifesto di Cannes 2019 per ricordare il Cinema, sempre giovane, innovativo e audace di quella ragazza che dedicando la Palma d’Onore del 2015, A tutti i cineasti coraggiosi e creativi, quelli che creano il cinema originale, che si tratti di finzione o documentario, che non sono sotto i riflettori, ma che continuano, tenne a precisare che il premio. più che all’Onore era da intendersi alla Resistenza (e dunque al coraggio, la sua più qualificante dote d’Artista)