L'aria che tirava
Se Lotta Continua fosse stata quel che dichiara oggi Cossiga e cioè una banda di ragazzini il cui leader era Sofri e il cui servizio d’ordine era guidato dall’attuale sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi, proveniente dal circolo dell’Azione cattolica di cui io ero presidente a Sassari. Come si può pensare che gli eredi di Mario Scelba si affidassero, addirittura per commettere un omicidio, a gente che al massimo avrà compiuto qualche esproprio proletario? non tornerebbero i conti con l’imponenza della macchina repressiva che l’allora Ministro dell’Interno scatenava indifferentemente contro i militanti e i dirigenti di LC e quelli di altre formazioni.L’assassinio di Francesco Lorusso non è che uno dei tanti esempi.Le dichiarazioni di Adriano Sofri, possono far cadere dalle nuvole solo le anime belle e quelli che non c’erano .A tal proposito le parole di Gerardo D’Ambrosio,già titolare dell’inchiesta sulla morte di Pinelli (che si concluse con lo scagionamento del commissario Calabresi) offrono un quadro esauriente sul ruolo degli apparati di sicurezza all’epoca dei fatti cui si riferisce Sofri .Ovviamente la responsabilità della rivelazione è tutta di Sofri. Ma certamente l’ufficio di D’Amato si muoveva in modo spregiudicato e occultò le prove concernenti diversi attentati. I suoi uomini filtravano i risultati delle indagini di polizia e facevano arrivare ai magistrati solo quello che volevano Che abbiano tentato di influenzare e manipolare l’estrema sinistra, come avevano fatto con l’estrema destra, non mi sorprenderebbe affatto.Nulla si sa della proposta in questione, ne’ la tardiva rivelazione può essere addotta come indizio di poca credibilità, data la complessa vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista negli ultimi anni e il fatto che comunque i riscontri oggettivi tempestivamente prodotti – foto e testimonianze -circa l’uccisione di Giorgiana Masi,non hanno portato ad alcuna acquisizione in termini di verità.Tuttavia Adriano Sofri per l’onestà intellettuale che lo contraddistingue,farebbe bene a charire quanto affermato, poichè l’intera vicenda,di tutto ha bisogno meno che di ambiguità e di silenzi.
2 pensieri riguardo “L'aria che tirava”
Beh dall’amico di Gelli non è che ci si possa aspettare gran che. Ma già, il suo era puro interesse per il mondo della massoneria.
e dire che in quell’articolo sul Foglio era contenuta una critica netta al terrorismo..