Parola di Romano

Parola di Romano

ProdiSi può essere o meno d’accordo con la politica del Governo ma non si può negare che, dopo una settimana dominata da discussioni sui nuovi modi della comunicazione politica,l’apparizione di Romano Prodi in televisione, ci abbia riconciliato con il valore della Parola intesa come strumento per produrre  dialogo,e non come oggetto contundente da scaraventare addosso agli intelocutori.Adottare un registro improntato più che alla semplice pacatezza, a quella civiltà che s’incarica delle argomentazioni dell’altro senza dovere per questo  rinunziare ad un linguaggio dirimente,rappresentano una fatica che importa un retroterra culturale e politico che a Romano Prodi non fa davvero difetto,impresa resa ancor più  difficile in una televisione in cui fa più sensazione il costo della buvette che l’aver riportato a livelli accettabili ,il disavanzo primario.Sarà anche letargico, poco incline agli effettacci dell’arte oratoria o a quella d’indovinare la cravatta, il Presidente, ma è di tutta evidenza che al Fare Politico servono rigore,diligenza,chiarezza e coraggio, non le definizioni rifritte o le denunce strillate ma l’indicazione dei percorsi con i quali procedere al superamento degli ostacoli.Lì si determina la Differenza e in tal caso, il linguaggio attraverso il quale ci si esprime, non è mai neutro. Romano Prodi ci ha trasmesso un po’ di chiarezza sugli orientamenti del Governo, senza creare aspettative con annunci trionfali (che pure gli sono stati vivamente richiesti) e riuscendo a parlare di risultati raggiunti.Che non sono pochi ne’ di poco conto.Anche se per sua stessa amissione, molto rimane ancora da fare. Stamattina invece, leggo che gli si imputa di appartenere ad una classe politica tutta chiacchiere e televisione.Può darsi. Ma visto che le nuovissime invettive invitano a scegliere con quali chiacchiere stare,io non ho dubbi : sto con quelle di Prodi.

13 pensieri riguardo “Parola di Romano

  1. Sto anch’io con lui. E ho amato la sua – dura, ma necessaria – sculacciata: gli italiani non sono poi diversi dalla classe politica che tanto criticano. Come a dire: iniziate a pagare tutti le tasse, a raccogliere le cacche di cane (vecchio discorso), fare la coda e non superare, etc…

    PS forse il suo discorso era un poco più profondo, ma oggi sono per la leggerezza.

  2. Ciao Sed, come stai? Vedo dalla verve dei post che dopo l’incidente sei ritornata in pista più carica che mai. Sono stata in giro per un po’ ed oggi mi sono letta tutto quello che hai scritto sul Fenomeno. Le tue “perplessità” sono del tutto legittime, ma non sento di condividerle.

    Io sono andata alle primarie in cui abbiamo nominato Prodi come legittimo rappresentante della sinistra, mi sono messa in fila per un’ora, ho pure versato l’obolo per il bene della patria e ora, a distanza di un anno e mezzo, mi pare tutto inutile. Non si tratta solo di promesse mancate, ma di compromessi che, seppure fondamentali nell’agire politico, hanno raggiunto lo stato di perversioni ipocrite, inutili teatrini per gli interessi dei soliti noti.

    Allora l’8 settembre, schifata da questa situazione, sono andata a firmare al Vday. In coda con me c’erano persone informate su quello che stavano facendo, l’80% aveva già letto tutto sul blog di Grillo e non era venute per assistere a uno spettacolo di comicità.

    Tu punti il dito sulla questione della correttezza o meno della legge che si vuole proporre, ma non credo che sia questo il punto. Qui si tratta di un sentimento di malassere diffuso che i capi della nostra maggioranza sembrano ignorare e trattare con menefreghismo. E per lo più sono i giovani ad essere insoddisfatti, quelli sui 30 anni che ancora non hanno un contratto di lavoro degno di questo nome e che nell’attuale classe politica non trovano nessuno che li rappresenti. Io ero là, l’8 settembre, per dire esisto anch’io, anche se non c’è nessun sindacato che mi rappresenta, perchè manco a loro frega qualcosa dei precari. Ero là per dire che sono stufa di vedere i politici parlarsi addosso tutte le sere sui tg nazionali, invece di rimboccarsi le maniche per cose ben più serie. E sentire D’Alema che ci dà dei sovversivi, mi fa letteralmente girare le balle, balle che si erano già frantumate ai tempi della sua Bicamerale! Hai presente, Sed?

  3. Non discuto,Elena,la buona fede e la consapevolezza di chi si è messo in fila per firmare una proposta di legge d’iniziativa popolare che in quanto strumento di democrazia diretta, può solo riscuotere il mio rispetto.E non sto qui nemmeno a discutere sulla bontà di quelle proposte, qualcuna convincente,qualcuna meno,ne’ su eventuali incompatibilità costituzionali.Il punto è l’onestà di un ‘ informazione corretta ( e il Fenomeno, di spropositi acclarati ne dice parecchi) e a parte il linguaggio che non posso davvero apprezzare,la povertà della proposta rispetto all’importanza dei problemi che va sollevando …come tu stessa mi confermi, ci si mette in fila per ripulire il Parlamento pensando ad alcuni disagi (il precariato per esempio) che con la fedina penale dei parlamentari hanno ben poco a che vedere.Allora io trovo scandaloso speculare sul malessere sparando a zero su tutto e tutti senza incaricarsi di precisare quali siano i percorsi per superare le diverse impasse.

    Ho detto già in epoche non sospette che mi sarebbe piaciuto vedere il movimento di Grillo alla prova dei fatti.Vedremo ma nel frattempo come non registrare un calo della tensione nel momento in cui si tratta di lasciar perdere i comizi per porre mano alle cose?

    La politica è una cosa seria ma non è l’arte del compromesso a rendere difficile il cammino..magari .. la difficoltà sta nella capacità di trovare la sintesi tra te che correttamente reclami un lavoro sul quale fare affidamento e un ‘economia globale che va in una direzione completamente opposta.E’ possibile? Io so che lo è, si tratta di dotarsi di strumenti e questo governo con alcune grosse realtà ha già portato a casa il risultato.Non sto qui a tessere le lodi di un lavoro che sicuramente si sarebbe potuto fare meglio particolarmente se all’interno della coalizione si fosse fatto più gioco di squadra,posso solo dire che diciotto mesi sono davvero pochi per soddisfare tutte le aspettative.Aspetta a giudicare.

  4. Oh, però ogni tanto dilla qualche cagata che altrimenti mi tocca sempre dire solo e soltanto che CONCORDO CON SEDLEX….

  5. Hai ragione Sed quando dici che è passato troppo poco tempo per permettersi giudizi definitivi su questo governo. Ma la pazienza è messa a dura prova dalla fastidiosa sensazione che questa coalizione non avrà vita lunga. Spero tanto di sbagliarmi… Comunque è sempre cosa buona e giusta conoscere nuovi pareri, soprattutto quando sono ben argomentati come il tuo.

  6. Elena credi : ieri sera ho pensato a quanto fosse stato sciocco da parte mia non aggiungere alla risposta, espressioni di sincera solidarietà per il senso di malessere che avverto e rispetto al quale vorrei fare qualcosa di più del semplice argomentare . A disposizione per i problemi legati al rapporto di lavoro (in pubblico o in privato,come preferisci) C’è da vincere la guerra ma poi ci sono anche le battaglie e ,quando tutto manca,va bene anche il lavoro della diplomazia.Senza problemi : magari ci viene un’idea brillante.

  7. Cari Paps e Capelli (manca Sam ma tanto poi arriva pure lui)

    Il vostro consenso mi onora (tiè) e tanto per farvi sentire partecipi (e responsabili) di tutta la “saggezza” che emana dai miei post,dirò che la vostra presenza corregge e attenua il mio sinistro conservatorismo,del che vi sarò eternamente grata.

    Non vi rimane che stare attenti all’eventuale contagio…(ma se fate la rivoluzione,amatissimi, tenetemi presente)

  8. Fatti non foste a viver come groupies…e ho detto tutto rispetto alla deprecabile tendenza al cluster cieco (blind cluster? Somiglia al terzo testamento di Pavarotti)

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