Perchè abbiamo pochi amici neri

Perchè abbiamo pochi amici neri

Basta dire com’erano più belli, amari, cattivi , incisivi, quelli  di papà, ogni volta che Francesca o Cristina Comencini hanno film in uscita.Qui abbiamo Cristina con Bianco e Nero (ma che brutto titolo) non nella migliore delle sue prove ma egualmente brava nel tentativo (riuscito) di fare un film commedia di costume e antirazzista. Fosse anche un’opera educativa tra le pieghe della quale non urlano ne’ Malcom X ne’ James Baldwin – ma chi ha detto che  il pur meraviglioso The Fire nex time sia l’Approccio Unico al problema? – l’andamento del film è quello giusto, perchè noi di educazione all’antirazzismo abbiamo estremo bisogno e nulla può dirsi scontato o acquisito nel settore delle relazioni, chiamiamole interculturali :Quadrangolare lui lei bianchi , lui e lei neri, intellettuali evoluti e moderatamente borghesi.La passione s’innesca tra la lei senegalese e il lui italiano scatenando nei rispettivi coniugi rigurgiti di ostilità di ogni tipo perchè se è vero che l’amore abbatte le frontiere e supera gli ostacoli ciò vale solo per chi ne è direttamente coinvolto ,il resto, mi piacerebbe dire , sta a guardare e invece ,niente affatto, approfitta per tirare fuori il peggio  rinfocolando sopiti razzismi. Finale catartico.Come è giusto che sia. Intelligente scelta della Comencini  di affidare a  Fabio Volo e Ambra Angiolini ,due attori non professionisti, i rispettivi ruoli ,decisamente bravi ironici  e in parte  i due attori senegalesi , Aissa Maiga e Eriq Ebouaney. Al gentile pubblico convenuto spetta  la risposta al quesito fondamentale del film Perchè abbiamo pochi amici neri? (beh ..se con loro fossimo meno carogne e tanto per rimanere in casa nostra , dessimo un calcio alla Bossi-Fini, potremmo averne molti di più).


10 pensieri riguardo “Perchè abbiamo pochi amici neri

  1. E la lista dei film ” da vedere” si allunga…!Lei ( l’ attrice) è di una bellezza incredibile. Un saluto ;-).

  2. E’ riduttivo rimandare “solo” alla bossi-fini la risposta alla giusta domanda.

    Non siamo tutti carogne. La domanda però coglie di sorpresa, durante la conferenza e tutti proviamo a rispondere.

    Sono invisibili, è la risposta più frequente, non li incontriamo nelle nostre quotidianità…

    Quanto alla Comencini, mi devo riprendere dalla visione di “Il più bel giorno della mia vita”. La saga dei luoghi comuni !

    Iole

  3. Beh non erano tanto in questione i comportamenti individuali quanto sminamenti,cancellazione di debiti e tante scuse concrete per averli ammorbati con i gas tossici.

    La Comencini ha fatto di peggio ( va dove ti porta il cuore ) ma anche di meglio (Zoo , Liberate i pesci,La bestia nel cuore etc) .Questo film è complessivamente buono, veicola un messaggio importante ,proprio per questo le si perdona l’adozione di una calligrafia semplice.

  4. E’ vero, l’ attrice è molto bella, assomiglia a Naomi…..però: quand’è che si comincerà ad apprezzare (parlo di scelte di produzioni) anche il genotipo afro? Quella ragazza di nero ha solo il colore…i lineamenti sono da genotipo anglosassone ed i capelli lisci…..

    Vabbè…adesso faccio la sparata da BPP….cmq…vorrei che il cinema non discriminasse, come avviene, i lineamenti afro…..

  5. Naomi è una mezzosangue con ascendenze asiatiche,almeno così leggo in questi giorni di gossip presidenziale.Soprattutto fa un altro mestiere , coinvolto più strettamente con il mercato.

    Ajssa è invece un’autentica somala che è semplicemente andata dal parrucchiere a farsi la piastra.

    Immagino che la scelta sia caduta su di lei per motivi artistici (è bravissima ) Non ce la vedo la Comencini a discriminare,nemmeno inconsapevolmente.Da ultimo: non m’intendo di genotipi ma l’ultima cosa che vorrei è che si richiedesse agli attori di appartenere a una “pura razza”.Di qualsiasi razza si tratti.

  6. Non si tratta di scegliere un’ attrice per la razza, si tratta di non sceglierne un’ altra altrettanto brava. E succede….sempre……

  7. Due sono le cose che mi han lasciata basita, almeno a giudicare dal trailer:una è, come hai detto tu, il titolo geniale mentre la seconda è la scelta musicale di pata pata di miriam makeba che mi sa tanto di canzone di una pubblicità anni ’90 che mi banalizza la combinatio cioccolato finissimo ripieno tenerissimo ma senza l’approccio dentale-labiale..

    Boh…sarà come dici tu, ma mi sembra da paese tanto indietro fare un film con le gag sul razzismo..

  8. Essere davvero antirazzisti è difficile.Questo (banalizzando) è il tema del film.

    Uno pensa che siano acquisiti alcuni comportamenti e poi si rende conto di quanto sia illusorio un facile abbattimento delle barriere.

    Sul tema, che poi è quello del delizioso, ” indovina chi viene a cena” , il cinema ha fatto di meglio dal punto di vista intellettuale e visivo…ma…chi è andato a vedere anni fa , per esempio, film come .. il Vento e il leone? Pochissimi.

    Questo qui è un onesto prodotto che può indurre qualche riflessione utile su un tema importante.Siamo messi peggio di quel che pensiamo e questo mi sollecita a ridurre un po’ le pretese (minimalista che son diventata…) Un bacio al piccolo.

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