Si potrebbe tutti quanti andare…

Si potrebbe tutti quanti andare…

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…a Piazza Navona oggi pomeriggio, i buoni motivi nemmeno mancherebbero, la democrazia è in pericolo e  l’indignazione è come il dolore secondo Shakespeare, bisogna che abbia voce . Poi, benedicenti Micromega, Repubblica  e l’Italia dei Valori, la lista delle adesioni eccellenti si allunga e ad ogni nome – ohhhhhh – anche la nota delle  motivazioni, delle perplessità e dei distinguo, si arricchisce. Abbiamo Pardi, Furio Colombo, Guzzanti figlia, Camilleri, Eco, Travaglio, Ravera, Celestini, Hack e tanti altri ancora.  Ma chiunque abbia più di quindici anni, oramai sa bene che la partecipazione ad una protesta è tanto subordinata al chi c’è quanto al chi manca  non, irrilevante questione – a  chi marcia in testa e perchè. In questione, inutile negarlo,  è il modo di fare opposizione, un nobile argomento, intorno al quale saremmo in molti a voler prendere la parola, se non fosse posto in chiave di competizione tra IDV che si propone come unico baluardo contro la degenerazione e  PD accusato di poca reattività nei confronti della maggioranza quando non di inciucio . Come dire che la contesa è tutta domestica e che Di Pietro contende a Veltroni il primato, pescando però in un bacino di consensi che è sempre il medesimo. Magari sarebbe il caso di cominciare a rivolgere la parola a quei cittadini che votano  centro destra ma che berlusconiani non sono affatto. Magari, in tal caso,  per rendere più interessanti le argomentazioni , le rogne giudiziarie e le avventure erotico sentimentali del cavaliere, non bastano. E anche a noi aficionados non farebbe male sentire cos’hanno da dire Di Pietro and co sull’impoverimento del Paese, sulle impronte ai ragazzini Rom, sulla politica caritatevole di Tremonti, sulla militarizzazione di La Russa, sul nucleare di Scajola o sullo smantellamento  che Brunetta e Sacconi hanno in animo di eseguire quanto a diritti dei lavoratori. Dov’è che vogliamo andare a cercare l’essenza vera delle politiche della destra e dare battaglia ? In questi provvedimenti o nel fatto che Berlusconi sia un essere indegno, un satiro telefonico, pieno di avvocati e di Procedimenti sul gobbo? La piazza di oggi pomeriggio è variegata e tuttavia rispettabile, viene impropriamente paragonata ai girotondi di buona memoria, ma quelli, pur con tutti i loro limiti, nacquero da un’iniziativa spontanea e per tutto il tempo che furono in vita, seppero interpretare un malcontento sotterraneo della sinistra rispetto alla propria classe dirigente. Al loro interno c’era la sinistra sociale e la società civile ( a proposito di chi manca, oggi a piazza Navona ) , avevano nella zucca un’idea di Società e di Giustizia da non asservire al Capo del Governo e però che fosse tale da non ammazzare i poveri cristi. Non li ho mai frequentati ma li ho visti all’opera : per il loro porsi come intelocutori attivi, per la loro volontà di dialogo che nulla aveva a che vedere con l’offerta di un contraltare, erano altro . Probabilmente oggi a  piazza Navona manca qualcuno che dal palco dica Con questi movimenti non si vince ! No, non ci sono motivi al mondo, per augurare alla manifestazione di oggi pomeriggio l’insuccesso.Tranne forse uno :  che Giorgio Napolitano sia lasciato fuori dalle polemiche, proprio per il ruolo di equilibrato garante, fin qui svolto. Poi si può discutere su tutto ..il PD, l’IDV, il Lodo, lo scambismo, l’immunità ….persino se la palma del miglior oppositore se l’aggiudica Di Pietro o Veltroni, persino se la piazza di stasera sia di sinistra o di destra …ma non bisognerebbe mai dimenticare che il primo argine contro la barbarie è proprio la buona tenuta delle Istituzioni. Chi ha a cuore la Giustizia, dovrebbe saperlo molto bene .

11 pensieri riguardo “Si potrebbe tutti quanti andare…

  1. il figlio aveva deciso di partecipare, ma quando ha saputo che c’erano i grillini ha detto che preferisce astenersi. Peccato, mi sarebbe piaciuto vedere la piazza dal suo punto di vista.

    Vabbè, alla prossima, non mancherà occasione. E hai visto mai che partecipi anch’io.

  2. Mi dispiace Grillo e Di Pietro sono l’accoppiata vincente e passi che quella di oggi pomeriggio viene spacciata per una piazza di sinistra ( semmai “con” sinistra) ma quello che è intollerabile è questo disprezzo per il capo dello stato che non è solo di Grillo.Per il resto Di Pietro che vuole fare? Strappare qualche punto di consenso al PD? E che lo faccia…alla fine i conti torneranno. Invece dovrebbero aumentare i numeri…non rimanere gli stessi.

  3. domenica ne parlavamo a casa e dicevo che a volte Di Pietro mi fa quasi paura. Io non lo capisco, non so che obiettivi ha, capisco invece che molta gente lo considera l’unica opposizione.

    Ma come abbiamo fatto ad arravogliarci in questa maniera?

  4. Questi non sono mai guai che si combinano da soli…Di Pietro senza Berlusconi sarebbe tranquillamente uno di destra basta sentire cosa pensa del pacchetto sicurezza…tuttavia sono quindici anni che questa storia dell’antiberlusconismo non ottiene altro risultato che far guadagnare voti alla destra…io comunque avevo lanciato l’idea di andare in piazza con uno striscione ” Antò, fa caldo” avrei anche trovato proseliti ma poi ci hanno sconsigliati…

  5. a me non sarebbe importato molto di discutere… il richiamo era garbato ma il rischio era d’incontrare gente senza senso dell’umorismo…è stato meglio così,ho visto che ci sono cartelli offensivi contro la Carfagna. Lì avrei litigato senza senso dell’umorismo.

  6. Sed, la cosa più giusta (probabilmente, l’unica non macchiata da minchionerie e sciccosità) l’ha detta la Mannoia: Perché dovrei aspettare ottobre per manifestare?

    Il che comunque, almeno per quanto mi riguarda, non costituisce motivo per mischiarsi con gente troppo nevrotica, troppo egocentrica e troppo bellissimissima-yeah come quella radunata nella bella piazza di cui sopra.

    Continuo a pensare che questa situazione sia il frutto della assoluta miopia nelle alleanze di Veltroni: Di Pietro si sta dimostrando (e a dire il vero, già s’era dimostrato) molto più fastidioso e distruttivo della fu Sinistra Radicale.

    E non sto qui a ricordare che capivo il punto di vista di Veltroni, e che avrebbe dovuto rinunciare anche (e soprattutto) a quell’alleanza.

    Viene al pettine la miopia della non alleanza con i socialisti, e Veltroni paga il fio del suo disegno ideologico di eliminazione elettorale della sinistra storica.

    Che poi Napolitano non lo si dovrebbe salvare dalle critiche, basterebbe anche solo esimerlo dalla prepotente volgarità: anche solo perché è l’unico che è rimasto che possa fare qualcosina-ina-ina.

    Ma vaglielo a spiegare ai cafonauti…

  7. Non ti dico l’imbarazzo di vedere la sinistra radicale lì in mezzo, mamma mia.

    Ah, dimenticavo: stamattina hai letto la untuosissima e inquietante lettera di Navarro-Valls a Repubblica?

    Se te la fossi persa, il link è qui:

    http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=31300161

    La democrazia, a quanto si legge, è regola del più forte punto e basta.

    Più parlano, e più penso che avrebbero crocefisso anche loro il Dio in cui fingono di credere.

  8. Ma infatti.. chi aveva ( in buona fede, intendiamoci) l’esigenza di manifestare tempestivamente lo ha fatto. Certo è impensabile che il PD potesse organizzare una manifestazione in cui alla fine due dei promotori fossero costretti a dissociarsi. I movimenti, caro Paps, non si fanno con quel che c’è, ne potrebbe uscire un minestrone avvelenato.

    Vedi come può rendere fragili avere come unico obiettivo unificante l’antiberlusconismo?

    E atteso che scendere in piazza è solo una delle attività di contrasto di cui l’opposizione ha prerogativa, qui, per esempio, ci sarebbe da restituire al mittente la bloccaprocessi. La vera ignominia del pacchetto sicurezza. Allora mi devono spiegare COME, se non tenendo la pistola sul tavolo col Lodo Alfano.

    Vogliono l’immunità? Comincino a togliere di mezzo l’emendamento canaglia.Il resto ce lo giochiamo in parlamento recependo le indicazioni dei costituzionalisti.Inutile fare le mammole o passeremo la legislatura a occuparci del Lodo.

    Del resto che i Costituenti avessero posto l’immunità come contrappeso dell’autonomia della magistratura, è un fatto acclarato. Se si riuscisse a non fare un pastrocchio,Silviuccio si scorderebbe il Colle egualmente.

    Dopodichè io non credo che Veltroni avesse in animo l’uccisione della sinistra cosidetta radicale, credo piuttosto che fosse impossibile stipulare alleanze con PRC, Verdi e Comunisti Italiani che non destassero ripulsa nell’elettorato viste le esperienze precedenti.Oggi abbiamo Bettini dialogante con quella parte politica. A che pro?

    Strana piazza comunque quella che raccoglie gli oppositori della leadership di Veltroni,i grillini, i dipietristi,qualche residuo degli ex girotondi e Ferrero che sta cercando con tutte le sue forze di fare le scarpe a Vendola nei congressi ( siamo alle faide a colpi di regolamento…tu dici che questi li ha ammazzati Veltroni? Per me hanno una singolare tendenza suicida )..ed è possibile che ce la faccia…e se così fosse…puoi salutare Rifondazione.

    Ho letto Navarro -Valls di buon’ ora stamane …che ti volevi aspettare?

    Mi spiace che il mio progetto “Antò fa caldo” sia naufragato, m’ero preparata ad una bella disputa…sarà per un’altra volta.

  9. Che mi aspetto da Navarro? Beh nulla di che, però mi inquieta la concezione democratica della Chiesa e la faccia tosta nel manifestarla: una democrazia sempre e comunque come conta dei più è più simile a un consiglio di amministrazione che ad uno Stato.

    La Sinistra Radicale – lo sostengo da sempre – alla fin fine s’è suicidata, e lo sostengo dal 15 aprile e non voglio qui riaprire lunghi discorsi inutili. Voglio solo sottolineare come, secondo me, Veltroni abbia avuto una reale intenzione (comunque non il fattore killer, ma l’intenzione di grandeur a me pare evidente) di fare il gradasso con la sinistra storica e la mammoletta con il neopopulismo dipietrista, almeno prima delle elezioni, convinto com’era di vincere e dare una lezione a tutti.

    Non tanto la sinistra radicale quanto l’atteggiamento nei confronti dei Socialisti (assai più innocui quanto a comportamento elettorale e parlamentare degli stessi radicali ammessi nelle liste) ai quali, pur minoritari, non è stato concesso quello che è stato concesso al fastidioso Di Pietro: Veltroni voleva spazio libero covando la speranza di fare del Pd terreno unico della politica di sinistra (o come la chiama lui, riformista), approfittando delle altrui difficoltà.

    A me sembra lampante questo processo di eliminazione simbolica.

    Io, in un momento di pessimismo e fiutando la malaparata, avrei provato a tenere in vita simboli diversi da quelli di Di Pietro.

    Magari non la falce e il martello, ma la rosa sì.

  10. Istintivamente avrei preferito,com’era nella prima ipotesi, una corsa elettorale solitaria.Il fatto di ricercare alleanze però, la dice tutta sull’incertezza dell’esito e sulla inconsistenza della pretesa di essere autosufficienti.Di tutto quel periodo di frenetiche consultazioni, poco si sa.. ma conoscendo un po’il costume di casa, posso intuire che l’ossessione dei numeri abbia ,giustamente da un certo punto di vista, governato le scelte. Sotto questo aspetto Di Pietro non è stato deludente. Boselli portava poco, ed era scarsamente significativo, quanto a pretese non sarei così ottimista. Se non ne avessero avute di sproporzionate rispetto al pacchetto dei voti, sarebbero entrati.Il guaio è che per sovrapprezzo, non avevano nemmeno una Bonino da esibire.

    Ora il problema è fare un’opposizione visibile, visto che conta più strillare dal palco che fare l’ostruzionismo o attaccare Fini.Il grande problema di questo momento è il consenso che accompagna le scelte di questo governo e rispetto al quale devi cercare di essere meno sprezzante possibile. Abbiamo bisogno di recuperare terreno da quella parte, di interloquire con quella parte di elettori . Altrimenti non se n’esce.

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