Sciuscià ( Shoe Shine ai tempi delle Nike)
A Vicenza un cittadino prende una multa di 50 euro perchè legge adagiato – che c’è di più piacevole ? – sull’erba di un parco pubblico. A Roma due insegnanti di catechismo sudamericane, scambiate per prostitute, vengono identificate, ma poiché una ha lasciato i documenti a casa, passa la notte in camera di sicurezza. E non c’è creatività che soccorra il funzionario di turno – un controllo al terminale? Un bersagliere che corre a casa della ragazza a prendere i documenti? – A Novara si passeggia nel parco dopo il tramonto ma non più di due alla volta. Banditi i reggi -moccoli. A Voghera, di notte, non ci si può sedere sulle panchine. Le casalinghe se ne facciano una ragione. A Rimini e a Genova, se si è in strada, è vietato bere dalla bottiglia. A Firenze dove comanda il Cioni, vietato lo strillonaggio – che a me invece piace tanto – e a Groppello – Cassano d’Adda, chiusa la spiaggia sul fiume il giorno di Ferragosto, per evitare che la programmata festa senegalese , degeneri in baccanali e i baccanali in …annegament i- così almeno si giustifica il creativo amministratore pro tempore – L’elenco potrebbe arricchirsi di altre brillanti iniziative, alcuni delle quali non nuove – ché di gente sbattuta in cella e trattata come La Recidiva di Parma, ce n’è sempre stata – ma questo piccolo campione sembra sufficiente a chiarire che i provvedimenti di cui sopra, più che contrastare la criminalità sono semplicemente limitativi delle libertà più elementari dei cittadini,puzzano di propaganda, di manovra diversiva, ma soprattutto di abuso. Tanto più che – come pure avvertono le cifre – i crimini sono diminuiti rispetto allo scorso anno, del 10% circa e pertanto tutto questo dispendioso presidio delle città,parrebbe quantomeno sproporzionato rispetto alle effettive esigenze . E poi dietro ad ognuno di queste iniziative, io ci trovo un’idea meschina di Decoro, quella stessa secondo la quale, magari i parchimetri vanno aboliti, il traffico può appestare l’aria , ma l’omino seduto sull’erba a leggere un libro, fa caos e sregolatezza. Non parliamo dei poveri, la vista dei quali provoca una tale turbativa al Senso Estetico Nazionale che bisogna disfarsene, nasconderli, comunque determinarne l’umiliazione.E non stupisce che in questo clima di gara a chi trova la soluzione più efficace, anche un uomo perbene come il Prefetto di Roma, Carlo Mosca, proponga di offrire ai piccoli rom la possibilità di fare i lustrascarpe fuori dei supermercati. Evocativo di Sciuscià ( oltre che dell’eccidio di Kragujevac, a voler essere pignoli ). Peccato che le scarpe in uso oggi, difficilmente abbisognano di lucidatura e che in questa città, si sperava proseguisse l’impegno di mandarli tutti a scuola quei ragazzini. Contrastare il senso d’insicurezza dei cittadini, dopo averne determinato scientificamente il dilagare, non sarà impresa da poco. Ci vorrà altra propaganda ed altra creatività, i mezzi non mancano, del resto, al governo in carica. In tutto ciò, si spera nella non assuefazione di coloro i quali hanno capito che la militarizzazione del territorio serve a poco e che la sicurezza consta di uno stile di vita differente da quello che ci è dato, di salari adeguati, di servizi efficienti e del diritto di pensare al Futuro come Possibilità, non come Incubo.
3 pensieri riguardo “Sciuscià ( Shoe Shine ai tempi delle Nike)”
In effetti, lette così, alcune disposizioni sembrano proprio fantasiose, oltre che ridicole …e le trovi ad Ancona come a Milano, a Genova come a Venezia. Però, se si va a fondo, molte hanno delle basi legittime: ad esempio, ho visto le foto dei carrugi di Genova, al mattino presto: tappeti di bottiglie mezze rotte e lattine sfasciate. Uno schifo. Per giunta pericoloso.
Certo, non bisogna fermarsi ai divieti, altrimenti il discorso diventa sterile e solo punitivo, questo sì!
In ogni caso leggevo delle critiche dell’ indipendent ai nostri divieti, ma leggevo anche di alcune leggi loro che, a quento pare, spesso sono molto più risibili delle nostre!!
“Incollare capovolto un francobollo con l’ effigie della regina è considerato alto tradimento”….;-DDDD
beh se è per questo fa riflettere l’ordinanza di Cacciari che vieta non solo la vendita di borse pezzotte ma ne vieta anche il trasporto. L’anno scorso a Venezia, vedevamo i vu’ cumprà scappare all’arrivo dei vigili, e travolgevano i turisti su e giù per le calli con i loro borsoni. Forse qualcuno si sarà pure fatto male.
Il fatto è che tutti si fermano ai divieti, tipo quello delle granaglie ai piccioni, ma poi nessuno controlla e tutti fanno un po’ come gli pare.
Le bottiglie, in tutto ciò, sono un problema serio, qui ne sappiamo qualcosa nel triangolo Trastevere Piazza Navona, Campo de’ fiori.
Però di farla finita col rilasciare permessi a locali di mezzo metro quadro, dove obiettivamente la gente non può sostare, non se ne parla. Le campane inoltre sono sparite, perchè in centro facciamo la raccolta porta a porta e nei graziosi cestini SPQR entra a malapena una partita di kleenex
stropicciati e dodici carte di caramelle. Dove finiscono le bottiglie dopo la promenade ?
Ci vorrebbe un po’ di governo delle cose (magari scontentando qualche commerciante di tanto in tanto)
Quanto può durare un divieto del tipo di quello di bere alla bottiglia passeggiando? Lo spazio di uno spot. Possiamo anche pensare di fare come a Londra dove la trasgressione al divieto comporta la carcerazione, il processo per direttissima e quant’altro ma il nostro sistema complessivo non può reggere anche all’arresto per ubriachezza molesta.