Buon Giorno, America

Buon Giorno, America

 

Ieri una sedicente analista politica, per di più eletta nelle file del PDL, ha dichiarato pubblicamente che Obama su Guantanamo avrebbe seguito i consigli dei predecessori repubblicani che, nel passaggio delle consegne, gli avevano suggerito di ” guardarsi le carte” prima di procedere alla chiusura ( io auspicherei demolizione con spargimento di sale sulle macerie) dell’orrendo luogo di detenzione e tortura.

Grande dritta del personale politico repubblicano e grandissimo acume dell’analista di cui all’oggetto. Ma tanto per dire come da destra e da sinistra si tenda a buttare acqua sul fuoco del sacrosanto diritto all’entusiasmo per un risultato politico che, come lo giri lo giri, epocale lo è davvero. E tale dovrebbe essere per ognuno, indipendentemente dal credo politico.

Spoil-sport, killjoy, wet blanket, party-pooper sono tutte espressioni del vocabolario inglese che traducono l’italiano guastafeste. Pessima inclinazione dell’animo che peraltro in psichiatria porta un nome terribile e imbevuto di oscuri presagi.

Da domani sarà doveroso ricordare a Barack Hussein Obama, di Guantanamo, della Palestina, dell’Iraq, dell’Afghanistan …ma oggi lasciateci essere felici. Perchè il nuovo inquilino della Casa Bianca, costruita dagli schiavi, vi entra da Comandante in Capo. Proprio lui, discendente di schiavi. Un sogno si avvera.

Di tanto in tanto il cammino dell’Umanittà sembra segnare il passo, in altri casi arrestarsi, in altri ancora tornare indietro. Quando però si tratta di  balzi in avanti, bisogna gioire. Il sale su Guantanamo è un’inevitabile tappa di quel cammino. Che la fortuna assista Barack Hussein Obama. E noi tutti.

Un pensiero su “Buon Giorno, America

  1. Gustiamocelo questo giorno, il primo di una grande svolta.

    I giorni, i tempi che seguiranno saranno duri…Penso che se non al 100% in parte Obama riuscirà condurre l’America su un sentiero diverso.

    La cosa che più mi ha colpito è stata la grandissima adesione di giovani in un paese notoriamente poco propenso alla politica attiva.

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