Cattivi ( uno)
Era fatale che la cattiveria, criterio guida di misure orgogliosamente annunciate, tempo addietro, da Maroni, ispirasse articolati che ontologicamente con la Giustizia c'entrano come i cavoli a merenda, ma che, in compenso, sembrano studiati apposta per alimentare un generale clima di vieto cinismo.
Ed è grazie a questa temperie che tutto diventa possibile. Dal simpatico giochetto rimbalza il clandestino – in un clic ! – al negare contro ogni evidenza che di recente, nel Mediterraneo settantatrè esseri umani siano morti, in buona sostanza, per omissione di soccorso.
Al cospetto di una violazione così patente dei diritti umani, si sfiora il ridicolo degli eterni battibecchi con Malta o delle giustificazioni, millimetro alla mano, a base di competenze territoriali. Insensatezze, tanto più che il dovere di prestare soccorso in mare prescinde dal regime giuridico della zona in cui dovrebbe avvenire e può praticamente esercitarsi ovunque – acque internazionali, zone economiche esclusive o contigue, acque territoriali straniere – come pure recita il disattesissimo trattato di Ginevra. A proposito di Diritto che se svincolato dalla Giustizia, genera mostri.
Come definire del resto , la finta incredulità o l’interpretazione capziosa degli accordi internazionali, se non come pretesti per dire che tutto va bene invitando ciascuno a girare la testa dall’altra parte. E che dire della totale assenza di espressioni di cordoglio o di umana solidarietà. Un Ministro della Repubblica non è un supporter qualsiasi , ahinoi, ci rappresenta. Forse la Pietà non è inclusa nei sentimenti di cui il ministro intende farsi interprete. Nemmeno quella di circostanza.
A dire il vero c’è anche chi, come il capogruppo Lega Bricolo, elogia Maroni e l'ottimo risultato degli accordi con Gheddafi. Con i morti in mare e col gommone che senz’ombra di dubbio, ha preso il largo dalle coste libiche, ci vuole un bel temperamento a non ammettere che il trattato sia, di fatto, un colabrodo.
Del resto anche il Capo del Governo, il prossimo 30 agosto sarà in Libia per celebrare con l’amico Muammar l’anniversario della firma del trattato di Bengasi e già che c’è, anche il quarantennale di El Fatah, il colpo di stato ordito dal Colonnello, che cade appunto il primo di ottobre. Festeggiamenti solenni con tanto di trasferta per parata acrobatica delle Frecce Tricolori.
L’epilogo è tutto qui, non so che cosa si aspettino vivi o morti, i profughi eritrei. Tra loro e un riconoscimento di diritti violati, non passano solo le solite strategie politiche rassicuranti ma anche numerosi businnes italo libici : Alenia, Aermacchi, BNL, Augusta e, come ti sbagli, un gasdotto dal nome suggestivo Greenstream. Chissene importa se il colonnello ogni tanto chiude un occhio sulla tratta degli esseri umani. Speriamo solo che alla fine del viaggio ai sopravvissuti non tocchi l’incriminazione per reato di clandestinità. Altro rischio, a meno di chiedere (e ottenere) asilo politico.
Nell’illustrazione una barca di clandestini abbandonata sulle coste calabre. La foto l’ha scattata lixia 78
5 pensieri riguardo “Cattivi ( uno)”
e Bossi che dà sulla voce alla Cei, che senza esagerare parla di Shoa
Ha dimenticato il fulminaccio che lo ha colpito quando parlava di togliere l’8 per mille?
Non avevo collegato i due eventi.
La serie è…sulo a Napule ‘o sanno fa’ ?
O sbaglio?
Perderò la doppia cittadinanza con tutte queste distrazioni.
ma no… è che bisogna avere orecchio, come dice Jannacci.
Del resto all’epoca lo dicevano tutti che aveva rischiato di restarci sotto il colpo. I classici fulmini di Zeus. Poi qualcuno parlò di una soubrette, responsabile delle conseguenze dell’eccessiva “attenzione” del senatùr.
Un altro utilizzatore insomma.
Pure la starlette mi ero persa, o magari non gli ho dato troppo peso.
Mi sarà sembrato un “tipico” troppo classicheggiante.
Io poi Bossi con l’Ormone in subbuglio non ce lo vedo, secondo me lui sublima tutto nei comizi o bevendo a garganella l’acqua del Po.
eh… a momenti era davvero l’utilizzatore “finale”
Sarà un caso, ma la soubrettina però è sparita dalla circolazione da allora.