Businnes street
I conti della Festa del Cinema sono presto fatti : due milioni e mezzo di euro investiti dalla Camera di Commercio,quattro milioni e mezzo dagli sponsor,tre milioni e mezzo dagli Enti locali.Non un centesimo dallo Stato.Il progetto è in piena sintonia col Modello Roma inaugurato dall’allora sindaco Rutelli, proseguito da Walter Veltroni e che ha visto crescere in modo esponenziale l’economia di una città,tradizionalmente fondata sull’edilizia e sul massimo utilizzo delle risorse archeologiche e museali ma assolutamente inadeguata quanto a servizi e infrastrutture .La scelta di fornire servizi avanzati,congressualità,fiere,turismo ha pagato in termini economici.riversando su Roma ingenti capitali,ciò ha consentito di ampliare ulteriormente l’offerta culturale.La festa del Cinema è un importante passaggio di questo progetto.Centro artistico,culturale,proiezioni e tappeto rosso all’Auditorium, 20 sale cinematografiche in città più la Casa del cinema del Jazz e della Letteratura in funzione ,Businnes Street a via Veneto dove sarà all’opera tra l’Hotel Excelsior e il roof garden dell’Hotel Bernini in cui sono state allestite piccole sale di proiezioni e punti d’incontro, una macchina silenziosa che cercherà di far funzionare il mercato,un luogo riservato ai Buyers and sellers,venditori e acquirenti di film non ancora finiti o in attesa di distribuzione o addirittura da produrre di sana pianta.E’ una scommessa ambiziosa .”Wait and see”:intanto dei duecento buyers invitati 100 hanno già richiesto l’accredito e sono realtà importanti quali la Bavaria Film ,la Celluloids Dreams e la Pathe francesi,il media Asia Group,La Filmax spagnola e persino la Lakeshore Entertainment,oscar 2004 per “Million dollar baby”.Il tutto nel tentativo di creare una postazione di mercato per il cinema italiano che ne è privo da quando la Mifed di Milano (la fiera di settore )ha chiuso i battenti.Roma può essere un’ occasione per inserire il cinema italiano nel network delle coproduzioni europee.La partita per il cinema non si gioca tanto sui film in concorso,le star,i parties benefici e gli stilisti pronti ad organizzarne di fantasmagorici,se vince Businnes Street vince la festa e vince il cinema italiano nel segno di una cultura che mentre migliora il livello di civiltà è anche un grande propulsore di sviluppo economico.